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Clima e sostenibilità: sfide e opportunità per le aziende

on Dicembre 15, 2021

I cambiamenti climatici in atto hanno ormai avviato da tempo la discussione sul tema dello sviluppo sostenibile.

Per le imprese questo significa accettare la sfida di trasformare i rischi climatici in opportunità di crescita per realizzare uno sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e attuare politiche aziendali orientate verso clima e sostenibilità.

Al tempo stesso, la pandemia sta cambiando le dinamiche dell’economia globale.

La digitalizzazione ha assunto un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana delle persone e delle aziende.

Investire su clima e sostenibilità

Le imprese all’avanguardia sono consapevoli che investire su clima e sostenibilità possa consentire un miglior controllo e gestione delle performance e una riduzione dei costi e dei rischi aziendali (vedi Come e perchè usare la blockchain e gli smart contract per la tracciabilità della supply chain?). Per questa ragione è fondamentale che tutte le imprese mettano in campo piani di lungo termine che abbiano al centro le sfide imposte dai cambiamenti del clima.

Molti governi si avviano a realizzare politiche a sostegno della trasparenza aziendale in materia di sostenibilità e il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa in campo ambientale diventa cruciale.

In questo scenario, il concetto di ESG (Environmental Social Governance) si è imposto come tema centrale.

L’ESG indica un vero e proprio rating di sostenibilità in merito all’impatto ambientale, sociale e di governance di un’impresa o un’organizzazione che opera sul mercato.

  • I Fattori Ambientali includono il contributo di un’azienda o di un governo al cambiamento climatico attraverso le emissioni di gas serra, insieme alla gestione dei rifiuti e all’efficienza energetica;
  • I Fattori Sociali sono determinati dal fatto che un’azienda è ben integrata con la sua comunità locale per operare con il suo consenso;
  • I Fattori di Governance si ispirano a un insieme di regole o principi che definiscono diritti, responsabilità e aspettative tra i diversi stakeholder nella governance delle imprese.

Clima e sostenibilità: leggi e programmi

La recente conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26)  che si è tenuta lo scorso novembre a Glasgow, ha approvato iniziative importanti, quali:

  • Incrementare i finanziamenti per aiutare i paesi in via di sviluppo al contrasto dei cambiamenti climatici;
  • Adottare l’impegno globale per la riduzione delle emissioni di metano;
  • Mettere a punto il codice di Parigi.

Anche l’Unione Europea ha iniziato da qualche anno a mettere gli ESG al centro del processo legislativo.

Vincere o perdere la sfida contro i cambiamenti climatici è una questione di mentalità e di propensione all’innovazione delle imprese.

L’adozione di soluzioni scalabili e sostenibili rappresenta per le aziende un modo per vincere questa sfida.

Migliorare le metriche ESG di un’impresa richiede nuove piattaforme tecnologiche, nuove fonti di dati e nuovi modi di lavorare.

Per un’impresa diventa quindi necessario:

  • Innovare i processi aziendali come per esempio connettere i vari sistemi di gestione aziendali;
  • Introdurre nuove tecnologie come i dispositivi IoT per la raccolta dati o sistemi in Cloud per la loro archiviazione e condivisione;
  • Trasformare i modelli organizzativi per rendere agile e collaborativo il modo in cui l’azienda comunica e collabora.

Vincere la sfida: economia circolare e tecnologia

I dati emersi dal Rapporto ASviS 2021 mostrano una crescita della consapevolezza, nelle imprese italiane, sull’adozione di comportamenti responsabili nelle loro strategie di sviluppo aziendali nei confronti di clima e sostenibilità.

Tenere conto dei fattori ambientali, sociali e di governance può portare dei benefici in termini di performance per le imprese.

Per affrontare queste sfide globali, è necessario ripensare l’intera economia globale, costruendo un nuovo sistema basato sui principi dell’economia circolare.

La Ellen MacArthur Foundation definisce l’economia circolare come “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola” e sottolinea che uno degli obiettivi per il suo raggiungimento è quello di investire in innovazione, infrastrutture e competenze.

L’economia circolare può crescere rapidamente attraverso la digitalizzazione e l’aumento delle tecnologie innovative.

Secondo ISPI l’adozione dei principi dell’economia circolare in Europa, potrebbe offrire benefici annuali pari a €1,8 trilioni nel 2030, nei settori della mobilità, dell’ambiente edificato e dell’alimentare.

Il Rapporto sull’economia digitale dell’UNCTAD sottolinea il potenziale delle nuove tecnologie nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
La tecnologia digitale può aumentare significativamente la trasparenza della catena di approvvigionamento e attraverso le tecnologie di tracciamento rendere i dati apertamente accessibili.

Nell’era post-COP 26, l’aspetto reputazionale assume ancora più importanza per le imprese pubbliche e private.

Le aziende sono chiamate a misurare la loro impronta carbonica anche per conseguire un buon rating nei principali indici green.

Individuare i driver connessi al cambiamento climatico, come il ricorso a soluzioni tecnologiche, si rivela sempre più decisivo per le imprese.

Un’azienda che opera in un ambiente aperto, agile e innovativo avrà più opportunità di migliorare anche le sue prestazioni.

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